Conosciuta a livello internazionale per la sua tradizione ceramica, Faenza è una città di antiche origini e di grande rilevanza storica e culturale che custodisce importanti tesori artistici e architettonici. La storia di Faenza affonda le sue radici nell’epoca romana quando era conosciuta con il nome di Faventia ed era un importante centro economico e commerciale lungo la Via Emilia, una delle principali arterie di comunicazione dell’Impero Romano. Durante il Medioevo, Faenza è stata dominata da varie famiglie nobiliari, tra cui i Manfredi, che hanno governato la città dal XIV al XVI secolo, contribuendo significativamente al suo sviluppo artistico e culturale.
Nel periodo rinascimentale in particolare a Faenza è fiorita una scuola ceramica di grande prestigio ancora oggi apprezzata in tutto il mondo tanto che la maiolica, grazie alla fama della manifattura locale, è conosciuta nel mondo anche come “faience”, ovvero “Faenza”. La città nei secoli si è arricchita di numerose opere architettoniche di grande valore e, in particolare tra il XVIII e il XIX secolo, grazie al lavoro di architetti come Giuseppe Pistocchi, Giovanni Antonio Antolini e Pietro Tomba, è diventata protagonista del neoclassicismo a livello europeo. Ora Faenza si presenta come una città accogliente che sa affascinare e conquistare ogni visitatore grazie al suo patrimonio artistico, alla sua tradizione ceramica e alla sua accoglienza calorosa.
Elegante, ordinata e a misura d’uomo, Faenza è un vero e proprio museo a cielo aperto, dove ogni zona racconta parte della sua storia secolare. Camminando per le vie del centro si trovano numerose piazze, chiese, palazzi che testimoniano il suo glorioso passato. Il cuore pulsante di Faenza è rappresentato da secoli dalle due piazze principali, Piazza del Popolo e Piazza della Libertà che sono circondate da edifici storici di grande rilievo, come il Palazzo del Podestà e il Palazzo Comunale. Piazza del Popolo, con la sua forma rettangolare, è dominata dalla Torre dell’Orologio e dal Palazzo del Podestà, costruito nel XIII secolo. Piazza della Libertà, invece, ospita la maestosa Cattedrale di San Pietro Apostolo, un imponente edificio rinascimentale progettato dall’architetto Giuliano da Maiano.
La Torre Civica, conosciuta anche come Torre dell’Orologio, si erge all’ingresso di Piazza del Popolo, nel punto di incontro tra il cardo e il decumano dell’antica Faventia romana ed è uno dei simboli architettonici più distintivi e riconoscibili di Faenza. Il progetto originario, attribuito a Fra Domenico Paganelli, risale al 1604 quando la torre è stata costruita sfruttando una base cinquecentesca in bugnato.
La torre presenta una forma quadrangolare, composta da cinque ordini sovrapposti ed è sormontata da una maestosa cupola. Nella parte inferiore della Torre, all’interno di una nicchia protetta da un balcone in ferro battuto e ottone, è collocata una statua in marmo raffigurante la Madonna con il Bambino realizzata da Francesco Scala nel 1611.
Il Duomo di Faenza comunemente noto come Cattedrale di San Pietro Apostolo è uno degli edifici religiosi più importanti della città ed è uno straordinario esempio di architettura rinascimentale. È stato costruito tra il 1474 e il 1520, sostituendo una precedente cattedrale di cui si hanno poche informazioni e della quale non resta praticamente nulla. Il processo di costruzione del Duomo è stato affidato dai Manfredi a Giuliano da Maiano che si è ispirato ai modelli rinascimentali.
La facciata del Duomo è stata realizzata in laterizio e solo in seguito è stato eseguito un rivestimento in pietra calcarea bianca. L’interno ha una pianta a croce latina con tre navate e cappelle laterali riccamente decorate che ospitano opere d’arte di grande valore e anche la tomba di San Pier Damiano. Tra i monumenti scultorei più importanti si segnalano un crocifisso ligneo scolpito alla fine del ‘400 da un ignoto scultore nordico, e la Pala Bonaccorsi, dipinta da Innocenzo Francucci da Imola, ancora dotata della sua cornice originale dorata e intagliata.
Il Portico degli Orefici, noto anche come Portico dei Signori, è stato costruito di fronte al Duomo fra il 1604 e il 1611 ed ha saputo mantenere intatto l’architettura e l’impianto del tempo, inclusi gli edifici sovrastanti. Le colonne sono state realizzate in “pietra di Varignana“, una sorta di sabbia molto compatta che veniva estratta da cave della zona per essere impiegata in edifici di pregio di cui restano esempi a Faenza, a Imola e a Bologna. All’epoca della sua costruzione qui erano presenti laboratori artigianali di oreficeria e delle botteghe mentre oggi sorgono negozi moderni, bar e servizi.
La Fontana Maggiore, nota anche come Fontana Monumentale di Faenza, si trova al centro di Piazza della Libertà tra il Duomo e la Torre dell’Orologio ed è uno dei simboli della città. Costruita nel XVII secolo su progetto dell’architetto pontificio Domenico Paganelli, la fontana è stata più volte restaurata nel corso dei secoli ma è riuscita a rimanere intatta la sua bellezza originaria.
La fontana è caratterizzata da una vasca in marmo e da una serie di statue allegoriche, tra le quali spiccano aquile e i draghi che rappresentano le imprese araldiche di Papa Paolo V (Borghese) e i tre leoni rampanti che rappresentano lo stemma cittadino. Oggi, la Fontana Monumentale è uno dei luoghi più fotografati di Faenza, un punto di incontro per cittadini e turisti.
Il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza è una tappa imperdibile per chi visita la città dato che ospita una delle collezioni di ceramiche più importanti e complete al mondo. Fondato nel 1908, il MIC è suddiviso in diverse sezioni, ognuna delle quali è dedicata a un’epoca o a una regione geografica specifica e sono tutte testimonianze di una tradizione che ha reso Faenza famosa a livello internazionale.
Le sue raccolte attuali, infatti, vanno dalle antiche civiltà, come le Precolombiane, le Orientali, le Islamiche, alle ceramiche che ripercorrono la storia dell’Italia dal Medioevo all’Ottocento, fino alle opere del Novecento. Il MIC non è solo un interessante sito museale ma anche un centro per la promozione e la valorizzazione della ceramica dove vengono organizzati eventi, attività e laboratori.
La Chiesa della Commenda è stata costruita insieme al vicino Ospizio del Santo Sepolcro nella prima metà del XII secolo ma poi ha subito nel tempo diversi lavori di rimaneggiamento e restauro. Sin dal XIII secolo il complesso è stato gestito dai Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (poi di Malta) che l’hanno sempre affidata ai Commendatari. L’ospizio vicino era adibito ad accogliere i pellegrini impegnati in viaggi da o per la Terra Santa.
Il Commendatario più stimato è stato senza dubbio Fra Sabba da Castiglione (1480–1554), che ha promosso numerosi restauri e invitato molti artisti a lavorare nella Commenda. Tra le opere di maggior valore spicca un grande affresco nel catino absidale, realizzato nel 1533 da Girolamo da Treviso durante il suo soggiorno a Faenza.
Costruito alla fine del XVIII secolo dall’architetto Giuseppe Pistocchi, Palazzo Milzetti è uno dei più significativi esempi di architettura neoclassica in Italia che è stato a lungo residenza della nobile famiglia Milzetti. Oggi ospita il Museo Nazionale dell’età neoclassica in Romagna con una ricca collezione di arredi, dipinti e sculture che raccontano la vita della nobiltà di Faenza nell’Ottocento.
Ogni sala del palazzo è stata finemente arredata e decorata con molti affreschi presenti realizzati da Felice Giani, uno dei maggiori esponenti del neoclassicismo italiano, e da Antonio Trentanove, scultore italiano interprete dello stile barocco e neoclassico in Emilia-Romagna, Toscana, Marche.
La Pinacoteca Comunale di Faenza non è solo il più antico istituto museale della città ma anche uno dei più antichi dell’intera Regione Emilia-Romagna. La sua origine risale al 1797, quando il Comune di Faenza ha acquisito la collezione di opere d’arte dell’artista Giuseppe Zauli (1763 -1822). Poi qui sono confluiti anche molti dipinti provenienti dai conventi e dalle chiese che erano stati soppressi in seguito alle leggi napoleoniche e da altre donazioni.
In particolare, il patrimonio artistico della Pinacoteca è cresciuto grazie all’acquisizione di opere provenienti dalla Congregazione di Carità e a una campagna sistematica di acquisizioni promossa dal primo direttore, Federico Argnani. Al suo interno ora si trovano esposte importanti opere realizzate tra il XV e il XX secolo di autori come Alfonso Lombardi, Palmezzano, Donatello Arcangelo Resani, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi.
Il Teatro Masini, inaugurato nel 1788, è uno dei teatri storici più affascinanti dell’Emilia-Romagna ed è stato dedicato al celebre tenore emiliano Angelo Masini (1844 –1926). Progettato dall’architetto Giuseppe Pistocchi e decorato da Felice Giani, il teatro è stato più volte rimaneggiato ma rimane un esempio perfetto di architettura neoclassica con eleganti decorazioni in stile rococò.
Il Teatro Masini ha ospitato nel corso dei secoli numerose rappresentazioni teatrali e concerti, diventando un punto di riferimento per la vita culturale di Faenza. Ancora oggi, il teatro è in piena attività e offre una ricca programmazione di spettacoli.
La cinta muraria di Faenza che ancora oggi circonda parte della città è stata eretta durante il periodo di dominazione della famiglia Manfredi, tra il 1380 e il 1470, come ampliamento di una precedente cerchia muraria alto medievale. Originariamente, le mura si estendevano per oltre 5 km e comprendevano anche il Borgo Durbecco, un’espansione dell’abitato di Faenza che si trova al di là del fiume Lamone. Il sistema di fortificazione era caratterizzato da 35 torrioni, di cui oggi ne rimangono 26, e da cinque grandi porte, delle quali l’unica ancora presente è la Porta delle Chiavi.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Soggiornare nel centro storico di Faenza è la scelta ideale per chi desidera immergersi completamente nell’atmosfera della città dato che qui si trovano eleganti hotel, spesso ospitati in palazzi storici, che offrono comfort e charme. I Bed & Breakfast e gli appartamenti sono un’ottima alternativa per chi preferisce una soluzione più informale e a budget più contenuto.
Nelle zone circostanti Faenza si trovano agriturismi immersi nella tranquillità della campagna romagnola. Queste strutture offrono la possibilità di vivere un soggiorno rilassante, lontano dal caos cittadino ma comunque di essere a pochi minuti di auto dal centro storico.
Faenza è facilmente raggiungibile da diverse località italiane, grazie alla sua posizione strategica lungo importanti vie di comunicazione, sia in auto sia con i mezzi pubblici. Per chi viaggia in macchina Faenza è ben collegata con le autostrade A14 (Bologna-Taranto) e A1 (Milano-Napoli) che permettono di raggiungere rapidamente Faenza da qualsiasi parte del Paese. Da Bologna, ad esempio, Faenza è raggiungibile in circa 50 minuti di auto viaggiando lungo la A14/E45, mentre da Rimini il viaggio dura circa un’ora. La città, inoltre, è situata lungo la Via Emilia (SS9), una delle principali arterie stradali della regione che collega Rimini con Milano passando per Forlì, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza.
Per chi vuole spostarsi in treno, Faenza dispone di una stazione ferroviaria situata lungo la linea ferroviaria Bologna-Ancona con treni che collegano la città ad importanti località italiane, tra cui Bologna, Firenze e Ravenna. L’aeroporto più vicino a Faenza è lo scalo di Bologna Guglielmo Marconi, situato a circa 60 km di distanza. Dall’aeroporto, è possibile raggiungere Faenza in auto, tramite l’autostrada A14, o in treno, prendendo un collegamento ferroviario diretto dalla stazione di Bologna.
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Situata strategicamente tra le città di Bologna, Rimini e Ravenna, Faenza offre un'esperienza unica a chi desidera immergersi in un'atmosfera ricca di storia, arte e cultura. La città, infatti, dista 50 km dal centro di Bologna, 80 km da Rimini e meno di 40 km da Ravenna.