Brisighella

Nota per la "Via degli Asini", le sue fortificazioni medievali e la produzione di olio d'oliva, Brisighella attrae visitatori con il suo fascino antico e la sua autenticità.
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Incantevole borgo medievale della provincia di Ravenna, Brisighella è un paesino circondato da tre colli che offre un mix affascinante di storia, cultura e paesaggi mozzafiato. Il profilo della città, infatti, è caratterizzato da tre pinnacoli rocciosi sui quali sorgono la Rocca manfrediana del XIV secolo, il Santuario del Monticino del XVIII secolo e la Torre detta dell’Orologio del XVIII secolo.

Le origini di Brisighella risalgono all’epoca medievale, quando il borgo è nato grazie alla sua posizione strategica ed è diventato in poco tempo un importante centro di difesa e controllo del territorio. Nel corso dei secoli, Brisighella ha visto il dominio sia dello Stato Pontificio sia di diverse famiglie nobili che hanno contribuito a fortificare il paese e a dotarlo di importanti edifici.

Uno dei periodi più floridi per Brisighella è stato sicuramente il Rinascimento, quando in città è stata costruita la “Via degli Asini“, una strada che è stata sia un camminamento di ronda sia una via di comunicazione e commercio. Queste via, dove passavano gli asini che trasportavano il gesso estratto, è oggi una testimonianza unica dei tempi antichi che permette ai visitatori di fare un vero e proprio viaggio nel tempo

Oltre che per la sua storia, Brisighella è famosa per la produzione di vino Sangiovese e olio extravergine di oliva, una delle eccellenze della gastronomia locale. La zona collinare che circonda il borgo è, infatti, caratterizzata dalla presenza di uliveti secolari che producono un olio di altissima qualità apprezzato in tutto il mondo.

Cosa vedere a Brisighella

Ideale per un fine settimana tranquillo o una gita fuori porta, Brisighella offre ai suoi visitatori tutto il fascino del borgo medievale tanto da essere annoverata nel club de “I Borghi più belli d’Italia” ed essere Bandiera arancione del Touring Club Italiano.

Situata a poca distanza dalle principali città della regione, come Bologna, Ravenna e Rimini, Brisighella può rappresentare la tappa ideale per esplorare l’Emilia-Romagna più autentica e suggestiva.

Rocca Manfrediana

La Rocca Manfrediana o Rocca di Brisighella è senza dubbio il monumento più iconico della città dato che questa imponente fortezza è stata costruita nel XIV secolo per volere della famiglia Manfredi. La Rocca domina il paese dall’alto di un pinnacolo roccioso di selenite e si trova all’interno del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola. Nel corso del tempo il sito ha subito diverse modifiche da parte dei Manfredi, dello Stato Pontificio ma anche dei Veneziani che hanno brevemente governato questo territorio.

La Rocca, con le sue due torri cilindriche merlate e le possenti mura, offre una vista panoramica mozzafiato sulla valle del Lamone e sulle colline circostanti. Al suo interno ora si trova allestito il Museo l’Uomo e il Gesso che racconta come il gesso, materiale di cui è composto anche il pinnacolo, abbia sempre contribuito all’economia del borgo.

Torre dell’Orologio

Dalla Rocca Manfrediana è facile raggiungere la Torre dell’Orologio, altro simbolo cittadino che sorge sul secondo pinnacolo di selenite percorrendo una strada sterrata immersa tra uliveti e vigneti. Quella che ora appare come una torre dell’orologio era un tempo un primo insediamento difensivo voluto nel Duecento dal condottiero Maghinardo Pagani che poi è diventato la roccaforte più importante della valle del Lamone.

Successivamente, infatti, la Torre è stata modificata più volte ed è diventata insieme alla Rocca Manfrediana parte del sistema difensivo di Brisighella. Solo a metà Ottocento, dismessa la sua funzione originaria, la Torre è stata ricostruita ed è stato installato l’orologio che ora si può ammirare.

Santuario del Monticino

Il Santuario del Monticino, situato sulla sommità del Colle di Monticino, è stato costruito a metà del XVIII secolo al posto di un precedente edificio religioso per custodire una sacra immagine della Madonna col Bambino, risalente al 1626. Il santuario si raggiunge tramite una suggestiva scalinata in pietra che permette di ammirare in tutta la sua bellezza la facciata esterna ampliata nel 1926 su progetto di Edoardo Collamarini.

L’interno del santuario ha un’unica navata ed è ornato da eleganti pilastri con capitelli di ordine ionico, marmi pregiati e affreschi del pittore faentino Savino Lega (1813-1889). In onore della Madonna del Monticino dal 1662 nel mese di settembre si celebra tuttora una delle più antiche sagre della Romagna. Dal sagrato del santuario, inoltre, è possibile ammirare un panorama mozzafiato sulla valle del Lamone e sulle colline circostanti.

Via degli Asini

La Via degli Asini è un’opera scavata nella roccia che in principio era usata per scopi militari come camminamento di ronda e come via di comunicazione. Poi la strada è stata coperta e ora, infatti, si presenta come una via lunga porticata dove nella parte superiore sono state costruite abitazioni. La Via degli Asini, infatti, ha poi dismesso la sua funzione difensiva ed è stata sfruttata a scopo commerciale come strada dove far passare gli asini che trasportavano il gesso estratto nelle zone circostanti. Ora percorrere Via degli Asini vuol dire permettere ai visitatori di immergersi in un’atmosfera medievale, ammirare antiche case in pietra e negozi artigianali.

Pieve di San Giovanni in Ottavo

La Pieve di San Giovanni in Ottavo detta anche Pieve del Tho è stata costruita nell’XI secolo sul sito in cui era già presente un edificio religioso voluto da Galla Placidia, figlia di Teodosio. È stata così chiamata perché si trova all’ottavo miglio lungo la strada romana “Via Faventina” che collegava Faenza con l’Etruria.

Dotata di impianto basilicale a tre navate è stata costruita in stile romanico molto probabilmente utilizzando materiale di recupero, dettagli che si intravede soprattutto nelle colonne interne. Visitando gli interni si possono ammirare decorazioni di pregio come un paliotto d’altare risalente al VII secolo, una lapide funeraria in ceramica del XVII secolo e affreschi dei secoli XIV-XVI.

Dove dormire a Brisighella

Il centro storico di Brisighella è il luogo ideale dove soggiornare per vivere appieno l’atmosfera del borgo ed esplorare le sue bellezze. La città è dotata per lo più di strutture turistiche piccole ma accoglienti come alberghi e B&B a conduzione familiare. Per chi ricerca tranquillità e maggiore contatto con la natura può trovare nei dintorni di Brisighella numerosi agriturismi circondati da colline con uliveti e vigneti.

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Come raggiungere Brisighella

Brisighella grazie alla sua posizione centrale si raggiunge facilmente in auto dato che è attraversata dalla Strada statale 302 “Brisighellese Ravennate” che collega Faenza (e la Via Emilia) con la Toscana. Da Bologna, ad esempio, bisogna prendere l’autostrada A14 in direzione di Ancona, uscire a Imola per poi proseguire lungo la SS9 Via Emilia in direzione di Faenza e lungo la SS 302 (o SR 302R) in direzione di Brisighella. La distanza è di circa 70 km e il viaggio dura circa 1 ora. Da Ravenna si può seguire la SS16 Adriatica in direzione nord e poi prendere sempre la SS 302 in direzione di Brisighella.

Chi vuole viaggiare in treno può servirsi della stazione ferroviaria di Brisighella che si trova lungo la linea faentina che collega Firenze con Faenza via Borgo San Lorenzo. Gli aeroporti più vicini sono quello di Forlì distante 35 km e quello di Bologna distante 75 km da Brisighella.

Meteo Brisighella

Che tempo fa a Brisighella? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Brisighella nei prossimi giorni.

venerdì 24
14°
sabato 25
15°
domenica 26
14°
lunedì 27
12°
martedì 28
13°
mercoledì 29

Dove si trova Brisighella

Brisighella è un affascinante borgo italiano che sorge nella bassa Valle del Lamone ai piedi dell’Appennino tosco-romagnolo. La città dista 12 km da Faenza, 50 km da Ravenna e 70 km da Bologna.

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