Chi sta cercando un luogo in grado di combinare storia, cultura e paesaggi mozzafiato allora può trovare in Castell’Arquato la destinazione perfetta. Situato nella provincia di Piacenza, sulle colline della Val d’Arda, questo borgo antico incanta i visitatori con il suo fascino medievale, le sue antiche tradizioni e i numerosi siti di interesse. Castell’Arquato ha una storia che risale a tempi antichissimi dato che prime tracce di insediamenti umani risalgono all’epoca preistorica, ma è durante il Medioevo che il borgo ha acquisito la sua conformazione attuale.
È stato un importante centro difensivo e religioso, dato che è stato costruito in una posizione strategica sulla cima di una collina che domina la Val d’Arda. Come molte altre cittadine della zona nel corso dei secoli, il borgo è passato sotto il controllo di diverse famiglie nobiliari, tra cui i Visconti e gli Sforza, che hanno contribuito a costruire imponenti fortificazioni ed edifici di pregio. Durante il Medioevo, Castell’Arquato ha rivestito un ruolo chiave come punto di passaggio per pellegrini e mercanti dato che era lungo importanti vie di comunicazione come la via dei monasteri che permetteva il collegamento tra la pianura Padana e la Lunigiana.
Oggi, Castell’Arquato conserva ancora intatta la sua atmosfera medievale, con strade acciottolate, torri imponenti e affascinanti edifici storici che raccontano la sua lunga e ricca storia. La sua bellezza e il suo stato di conservazione lo hanno fatto entrare nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia” e guadagnare il titolo della Bandiera arancione dal Touring Club.
Il centro storico di Castell’Arquato si trova sulla riva sinistra del torrente Arda, mentre sulla sponda destra si è sviluppato un quartiere residenziale più moderno. Per scoprire pienamente Castell’Arquato bisogna camminare a piedi tra le stradine acciottolate del suo centro medioevale e fermarsi ad ammirare gli scorci panoramici sulla vallata circostante.
Una delle attrazioni più iconiche di Castell’Arquato è la Rocca Viscontea, una fortezza imponente costruita nel XIV secolo dalla famiglia Visconti che domina il borgo e offre una vista spettacolare su tutta la valle. Data la sua posizione la Rocca era stata pensata come un’importante struttura difensiva anche se con il passare del tempo la sua struttura si è dimostrata inadatta alle nuove tecniche di combattimento.
La fortezza ha una pianta quadrangolare con quattro torri quadrate poste ai vertici ed è circondata da un fossato con una cinta muraria che vanta due ingressi e quattro torri agli angoli. La rocca, che ha saputo conservare gran parte della struttura antica con il mastio che con i suoi 42 metri di altezza domina l’intero complesso. Al suo interno ospita il Museo di vita medievale che racconta la storia della rocca e, più in generale, del borgo.
Un altro luogo imperdibile è la Collegiata di Santa Maria Assunta, uno dei più importanti edifici religiosi del borgo che è stato costruito nel XII secolo sul luogo in cui era già presente una chiesa. Edificata in stile romanico, la Collegiata ha subito diversi lavori di rimaneggiamento tra il Settecento e l’Ottocento, tra i quali spicca anche la costruzione del campanile che spunta dalla navata inferiore di sinistra.
L’interno è adornato con affreschi e sculture che rappresentano scene bibliche e dei santi, tra i quali spicca il ciclo dedicato a santa Caterina, risalente al XV secolo. L’elemento più antico, però, è la fonte battesimale ricavata da un singolo blocco di arenaria che poteva essere stato usato già nella chiesa preesistente. Affianco alla Collegiata sorge anche un piccolo museo che custodisce importanti testimonianze dell’arte sacra databili tra il XIII e il XV secolo.
Il Palazzo del Podestà è stato fatto costruire come residenza a fine 1200 da Alberto Scotti, signore di Piacenza e solo nel XVII secolo è stato convertito in sede del Podestà e nell’Ottocento della Pretura. Costruito in mattoni di cotto, con il cambio d’uso il complesso ha subito anche diversi rimaneggiamenti e aggiunte.
Esternamente si può ammirare la Loggia dei Notari, attualmente sede dell’ufficio turistico, sopra la quale è presente “la loggetta delle grida” dato che da qui venivano annunciati gli editti comunali. All’interno, nella grande sala consiliare, si può ammirare un soffitto a cassettoni completamente dipinto e uno splendido ciclo pittorico in stile neogotico realizzato nel 1893 da Antonio Malchiodi.
Costruito nel 1292 da Alberto Scotti come sede del palazzo di giustizia, questo edificio deve il suo nome al fatto che nella prima metà del Seicento è divenuto la residenza della famiglia Sforza. Costruito in pietra vanta una facciata in stile medievale e ospita anche un bassorilievo che raffigura lo stemma della famiglia Brandolini che ha governato Castell’Arquato a metà Quattrocento. Davanti al palazzo si trovano le fontane del Duca con otto bocche in bronzo che un tempo erano usate come lavatoio dalle donne del paese.
Conosciuto anche come Torrione del Duca, Torrione Farnese è stato voluto tra il 1527 e il 1535 su ordine di Bosio II di Santa Fiora ma poi sono stati gli Sforza a portare avanti i lavori anche se si dice questo non sia mai stato del tutto completato. Realizzato interamente in mattoni, il torrione è un imponente edificio a pianta quadrata alto all’incirca 20 metri che era stato progettato come avamposto difensivo. All’interno si sviluppa su cinque piani collegati tramite una scala a chiocciola. Molte leggende sono legate a questo torrione compresa una che vorrebbe questa torre collegata tramite cunicoli sotterranei a Palazzo del Duca.
Ospitato nel cinquecentesco ex Ospedale S. Spirito, il Museo Geologico Cortesi è la tappa ideale per gli appassionati di geologia e paleontologia. Il museo ospita una ricca collezione di fossili, minerali e reperti geologici che raccontano la storia della formazione della Val d’Arda e dell’Appennino.
Non tutti sanno, infatti, che in epoca pliocenica questo territorio era interamente occupato dal mare e di quel periodo sono stati ritrovati numerosi reperti fossili. Tra i pezzi più importanti della collezione, si trovano il cranio di una balenottera scoperto nel 1983, molluschi e fossili di altri animali marini che abitavano l’area milioni di anni fa.
La zona migliore dove soggiornare a Castell’Arquato è sicuramente il cuore medievale del borgo dove si trovano accoglienti bed and breakfast e piccoli alberghi che offrono un’esperienza autentica. Per chi preferisce un soggiorno a contatto con la natura, invece, le colline circostanti ospitano agriturismi che offrono esperienze immersi nel verde.
Castell’Arquato è facilmente raggiungibile da diverse città italiane in auto dato che il suo territorio è attraversato dalla SP 4 di Bardi che collega Piacenza con Fiorenzuola d’Arda. Da Bologna si può raggiungere Castell’Arquato in un’ora e quaranta viaggiando lungo la A1 in direzione Milano, uscendo a Fiorenzuola e poi seguendo le indicazioni per Castell’Arquato lungo la SP4. Da Rimini e Ravenna, invece, si può prendere l’autostrada A14 fino a Bologna e poi proseguire sulla A1 fino a Fiorenzuola d’Arda
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Fiorenzuola d’Arda che si trova lungo la linea ferroviaria Milano-Bologna e dista all’incirca 10 km da Castell’Arquato. Gli aeroporti più vicini a Castell’Arquato sono quelli di Parma distante 40 km e lo scalo di Milano Linate distante meno di 100 km. L’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, invece, si trova all’incirca a 130 km di distanza.
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Castell’Arquato è un borgo medioevale arroccato lungo una collina della Val d’Arda che dista 10 km da Fiorenzuola d’Arda e 35 km da Piacenza.