Ferrara è una splendida città dell’Emilia-Romagna ricca di storia e cultura il cui centro storico è stato dichiarato nel 1995 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Lo sviluppo urbanistico della città, infatti, è avvenuto nel Rinascimento quando Ferrara era capitale del Ducato di Ferrara, Modena e Reggio e grazie alla realizzazione di un nuovo impianto urbano noto come Addizione Erculea è stata poi nominata “prima capitale moderna d’Europa”.
Durante il dominio degli Estensi che è durato per quasi tre secoli Ferrara è diventata la principale città di uno stato piccolo ma culturalmente molto attivo tanto che qui negli anni hanno vissuto importanti artisti e scienziati. Nel XIV secolo è stata aperta un’importante Università che ha visto negli anni la partecipazione di personaggi come Niccolò Copernico, Giovanni Pico della Mirandola e Gabriele Falloppio.
Ora Ferrara è conosciuta per la sua storica Università e per il suo importante patrimonio artistico, architettonico e culturale; la città, inoltre, è riuscita a custodire un centro cittadino ben conservato e ricco di siti di interesse che sono racchiusi all’interno di una maestosa cinta muraria.
Il centro storico di Ferrara come lo possiamo ammirare ora ha un impianto che è nato nel XV secolo su iniziativa del duca Ercole I d’Este che assegnò il lavoro all’architetto di corte Biagio Rossetti. L’ambizioso progetto urbanistico del duca, noto in seguito come Addizione Erculea, prevedeva non solo un’espansione dell’area cittadina ma anche una nuova visione urbanistica legata al concetto di città ideale. Il progetto realizzato tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo voleva rendere la città di Ferrara e la sua corte al pari delle più importanti corti europee del tempo anche se una parte del territorio all’interno delle mura venne urbanizzato solo nei secoli successivi al progetto di Ercole I.
Una visita alla città di Ferrara non può che cominciare dal Castello Estense voluto dal Marchese Nicolò II d’Este e diventato negli anni protagonista per secoli della storia cittadina e simbolo di questo territorio. La sua costruzione è iniziata nel 1385 in particolare il 29 settembre, giornata intitolata a San Michele considerato l’arcangelo guerriero a capo delle milizie, e per questo il maniero è anche chiamato Castello di San Michele. Il complesso è una maestosa fortezza circondata da un fossato d’acqua che nel corso del tempo ha svolto diversi ruoli: da quello difensivo a residenza di Corte della famiglia d’Este. Il progetto iniziale della fortezza è stato realizzato dall’architetto Bartolino da Novara che aveva risposto ad una richiesta di ingaggio di Nicolò II dopo essere diventato famoso per aver lavorato anche al Castello Visconteo di Pavia.
Il marchese, infatti, voleva dotarsi di una struttura fortificata dove potersi difendere in caso non solo di attacchi nemici ma anche di rivolte popolari. Nel tempo il complesso ha subito diversi lavori che lo hanno reso sempre più una residenza nobiliare con la famiglia Este che viveva nella parte alta del palazzo, mentre i piani bassi erano destinati a funzione difensiva con la presenza di scuderie, armerie e magazzini. Attualmente una visita a questo Castello consente di ammirare gli appartamenti di corte ma anche le cucine, le prigioni, la cappella, la Sala dei giochi e la Sala del Governo. Il percorso di visita consente di fare un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta di come vivevano la loro quotidianità gli Estensi, una delle casate più potenti d’Europa. Da non mancare anche una visita alle quattro Torri, in particolare alla Torre dei Leoni dalla cui cima si può ammirare un bellissimo panorama che comprende tutta Ferrara.
Piazza Trento e Trieste, conosciuta sino al 1919 come Piazza delle Erbe, è il vero cuore di Ferrara che ospita i principali edifici e siti di interesse della città. Qui, infatti, si trovano il Duomo di San Giorgio con l’attiguo museo, la Loggia dei Merciai, il Teatro Nuovo, Palazzo della Ragione, la Torre della Vittoria e il Palazzo Municipale. È presente nella Piazza anche il listone che è un lungo marciapiede lungo 120 metri circondato da diversi portici che ospitano bar, caffetterie storiche e negozi che rendono questa zona un luogo di passaggio e di ritrovo per molti ferraresi. Da secoli, inoltre, qui avviene il mercato cittadino di frutta e verdura mentre durante il periodo natalizio qui viene allestito anche il tradizionale mercatino di Natale.
La Cattedrale di San Giorgio o Duomo di Ferrara è una chiesa costruita attorno al XII secolo in stile romanico-gotico che sorge a poca distanza dal Castello Estense. Si tratta di un vero e proprio capolavoro dell’architettura progettato dagli architetti Nicholaus e Guglielmo degli Adelardi. All’esterno conquista sin da subito la facciata in marmo bianco con un bellissimo portico che vanta al centro un portale con raffigurate nella parte inferiore scene della vita di Cristo e nella parte superiore San Giorgio che uccide il drago.
Nella facciata, accanto alla statua di Alberto V d’Este, si trova un’importante iscrizione che riprende una bolla pontificia di papa Bonifacio I del 4 marzo 1391 con la quale veniva istituita l’Università di Ferrara. All’esterno, inoltre, colpisce anche la presenza del campanile rinascimentale in marmo bianco e rosa che si dice sia stato ideato da Leon Battista Alberti anche se è stato lasciato incompiuto.
L’interno della Cattedrale, invece, presenta una pianta a tre navate ma gran parte della struttura è stata rifatta in stile barocco nel XVII secolo in seguito ad un disastroso incendio. Risultano finemente affrescate le cappelle laterali con numerosi dipinti di importanti autori come Guercino, Garofalo e Francesco Francia, mentre l’abside presenta un affresco del Giudizio Universale realizzato nel 1580 da Bastianino.
Da non perdere anche il Museo delle Cattedrale, che si trova nella vicina ex Chiesa di San Romano dove si possono ammirare opere come la Madonna della Melagrana di Jacopo della Quercia e diverse tele di Filippo Solari, Andrea da Carona e Bernardo Rossellino.
Altra tappa imperdibile a Ferrara è Palazzo dei Diamanti considerato un capolavoro dell’architettura rinascimentale concepito nel 1493 sempre da Biagio Rossetti all’interno della cosiddetta “Addizione Erculea”, cioè l’ampliamento della città voluto da Ercole d’Este. Il suo nome deriva dalla presenza di 8500 blocchi di marmo a forma di diamante che compongono la facciata creando particolari effetti di luce e ombre. In principio l’edificio è stato abitato da componenti della famiglia Este, in particolare nel 1586 è stato la residenza di Cesare d’Este, cugino del duca Alfonso II, e di sua moglie Virginia de’ Medici che decise di affrescare parti del palazzo chiamando Giulio Belloni e alcuni suoi allievi.
Attualmente il Palazzo ospita la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, la Pinacoteca ed è spesso scelto come sede di importanti mostre ed esibizioni anche di carattere internazionale. L’edificio presenta una tipica corte rinascimentale con chiostro, un bel cortile sempre rinascimentale e un pozzo di marmo. La Pinacoteca custodisce dipinti della scuola ferrarese che vanno dal XIII al XVII secolo con opere realizzate da artisti come Andrea Mantegna, Serafino de’ Serafini, Gentile da Fabriano e Cosmè Tura.
Palazzo Schifanoia rientra tra quelle che vengono chiamate “delizie estensi”, ovvero le residenze della casata d’Este costruite nel periodo del Ducato di Ferrara quando questo includeva anche i territori di Modena e Reggio Emilia. L’edificio è stato costruito nel 1385 per volere di Alberto V d’Este ma poi è stato ampliato prima da Borso d’Este e in seguito da Ercole I d’Este che assegnò anche questo progetto all’architetto di corte Biagio Rossetti. Il nome “Schifanoia” deriva proprio dal fatto che questo era un luogo pensato per “schifare la noia” e quindi per svagarsi e divertirsi.
Il percorso di visita comprende diverse sale finemente affrescate che hanno il culmine al piano nobile dove si trova il famoso Salone dei Mesi, una delle più importanti testimonianze della pittura del XV secolo in Italia voluto da Borso d’Este. Agli affreschi del salone, infatti, hanno lavorato i più famosi esponenti della scuola ferrarese del tempo come Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti che hanno rappresentato la vita e le gesta del duca Borso attraverso anche elementi della mitologia e dell’astrologia.
La prima dimora della casata degli Estensi è stata quella che oggi viene chiamata Palazzo Municipale che è stato costruito a partire dal 1245 ma poi è stato più volte modificato e ampliato sino ad assumere le dimensioni attuali intorno al 1481. Qui la famiglia nobile ha vissuto prima di trasferirsi al Castello Estense anche se i due edifici sono stati poi collegati attraverso un passaggio noto come via Coperta. La facciata principale del palazzo era stata posta in principio proprio davanti al duomo per confermare l’importanza che i sovrani della città conferivano al potere politico e a quello religioso.
L’ingresso principale del palazzo era noto anche come Volto del Cavallo perché era fiancheggiato dalla statua equestre del marchese Niccolò III e da quella del duca Borso d’Este ritratto nell’atto di amministrare la giustizia. Varcando il Volto del Cavallo si accedeva a quello che un tempo era il cortile ducale mentre ora è stato trasformato in Piazza del Municipio dove si possono vedere lo scalone d’onore realizzato su progetto di Pietro Benvenuto degli Ordini nel 1481, le finestre in marmo degli appartamenti estensi (in cui ha vissuto anche Lucrezia Borgia) e la ex Cappella di Corte, ora Sala Estense. Agli inizi del Novecento, l’edificio ha subito diversi lavori di ristrutturazione e ampliamento compresa una ricostruzione della facciata principale rifatta in stile neogotico.
Non perdete la possibilità di visitare una via storica di Ferrara, Via delle Volte, che è caratterizzata da un’atmosfera davvero particolare e suggestiva dato che è l’asse lungo il quale si è sviluppata la città tra l’VIII e l’XI secolo. Via delle Volte è una strada acciottolata di 2 km che attraversa la città e nel periodo medioevale, prima che il corso del Po fosse deviato, questa zona ospitava i magazzini e le botteghe dei mercanti che commerciavano con il resto d’Italia servendosi anche del fiume.
Il suo nome deriva dalla presenza di numerose volte ed archi che collegavano la zona dei depositi posti lungo il corso d’acqua con gli edifici più interni che ospitavano le botteghe e le abitazioni. Lungo questa via si trova anche la Torre dei Leuti che risale al X secolo e delle 32 torri gentilizie di età comunale è l’unica torre sopravvissuta. Una volta terminata la sua funzione commerciale la via è stata considerata per un lungo periodo come un’area malfamata spesso frequentata da prostitute o malviventi.
La città di Ferrara ha sempre avuto un forte legame con la comunità ebraica fino da prima della salita al potere della casata estense. Ma è verso la fine del XV secolo con Ercole I d’Este che la città accoglie in gran numero gli ebrei espulsi dai sovrani cattolici in Spagna. Da allora la comunità ebraica e la sua cultura si è integrata sempre di più con quella ferrarese sino a divenire parte integrante e caratterizzante. Con la caduta degli estensi, Ferrara è passata sotto il dominio dello Stato Pontificio e gli ebrei vennero confinati nella zona del ghetto che si trovava vicino a Piazza delle Erbe fino agli anni dell’Unità d’Italia.
Camminando in quest’area si possono ancora ammirare non solo diverse sinagoghe ma anche attività ebraiche come il forno, la macelleria e la scuola che dopo le leggi razziali ha accolto i ragazzi ebrei esclusi dalle scuole statali. È qui che ha insegnato anche Giorgio Bassani, scrittore e attivista politico di origini ebraiche che è stato sepolto nel piccolo cimitero ebraico della zona. Da non perdere una visita al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS) dove si trova un percorso sugli ebrei italiani, sulla loro storia e sulle persecuzioni subite nel corso dei secoli.
Altra strada molto famosa di Ferrara è Corso Ercole I d’Este che comincia dal Castello Estense e termina a ridosso delle mura della città, vicino Porta degli Angeli. La via era originariamente nota come via degli Angeli perché qui si trovava l’antica chiesa dedicata a Santa Maria degli Angeli, poi andata distrutta. Questo è considerato l’asse principale della cosiddetta Addizione Erculea, il grande progetto urbanistico commissionato all’architetto di corte Biagio Rossetti dal duca Ercole I d’Este e terminato ad inizio Cinquecento.
Il Corso è attualmente pedonale ed è circondato da numerosi edifici eleganti e palazzi rinascimentali appartenuti agli estensi o ad altre nobili famiglie, come palazzo Gulinelli, palazzo Scola, il palazzo ex Monte di Pietà e il palazzo di Giulio d’Este. Il punto più importante del Corso e dell’intero progetto urbanistico di Rossetti è il cosiddetto “Quadrivio degli Angeli” dove si trovano Palazzo dei Diamanti, Palazzo Turchi di Bagno, Palazzo Prosperi-Sacrati e Palazzo Bevilacqua, attualmente sede della caserma della Polizia.
La cinta muraria che circonda il centro storico della città di Ferrara è stata per la prima voluta costruita durante il periodo medioevale e all’epoca aveva una lunghezza totale di 13 km, anche se questa poi è stata più volte ritoccata. Considerata un ottimo esempio di architettura urbanistica, la cinta muraria ferrarese era così maestosa e importante che è stata studiata anche da grandi artisti come Michelangelo. Questa, inoltre, vantava anche quattro entrate principali, tra le quali la Porta degli Angeli, nella parte settentrionale, era considerata la principale perché utilizzata dai duchi e dagli ospiti importanti.
Lungo tutto il perimetro, le mura presentavano possenti bastioni eretti per rispondere ad assedi e attacchi dei nemici dato che erano dotati di cannoniere e feritoie. Nella parte meridionale vicino alla Porta dell’Amore, si trova ancora il baluardo dell’Amore costruito subito dopo il 1451 e ancora in buono stato di conservazione. Ora lunghe all’incirca 9 km le mura di Ferrara sono perfette da visitare a piedi o meglio ancora in bicicletta, il mezzo più usato per spostarsi in città.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Se volete potete prendere parte a una visita guidata a Ferrara, per apprezzare appieno e scoprire le principali attrazioni e gli angoli nascosti della città. Le guide professioniste non solo spiegano la storia dei luoghi, ma condividono aneddoti, curiosità e consigli pratici su Ferrara.
Ferrara vanta un centro città a misura d’uomo che è bellissimo da scoprire soprattutto in bicicletta, uno dei mezzi più usati per girare il suo territorio ricco di siti storici e attrazioni. La zona migliore dove soggiornare durante un viaggio a Ferrara è senza dubbio quella del centro all’interno delle mura dove si trovano non solo numerosi hotel, anche di alto livello, ma anche piccoli B&B e appartamenti. Alcune sistemazioni sono state ricavate da antichi palazzi nobiliari riconvertiti in strutture dal grande fascino. Un’altra alternativa è alloggiare fuori dal centro cittadino dove si trovano numerosi agriturismi e strutture immerse nel verde.
Ferrara si può facilmente raggiungere sia con l’auto sia con i mezzi pubblici grazie agli ottimi collegamenti stradali e ferroviari. La città è connessa alla rete autostradale italiana tramite l’autostrada A13 Bologna-Padova che passa anche per Rovigo ed è collegata ad altre autostrade italiane come la A1 (Milano-Napoli) e la A14 (Bologna-Taranto). Un altro modo per raggiungere questa destinazione è grazie alle linee ferroviarie dato che la stazione RFI di Ferrara è servita da collegamenti sia regionali sia nazionali che consentano di raggiungere le principali città di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Che tempo fa a Ferrara? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Ferrara nei prossimi giorni.
Ferrara è una cittadina dell’Emilia-Romagna che si trova non lontano dal confine con il Veneto. La città dista 40 km da Rovigo, 50 km da Bologna e 110 km da Venezia.