Dozza è un affascinante borgo medievale situato a pochi chilometri da Bologna che è noto per le sue stradine acciottolate, le case colorate e i murales che adornano le pareti degli edifici. Dozza è la meta ideale per una gita fuori porta per chi cerca un’esperienza autentica nella storia e nella cultura emiliana e non solo. Nel suo territorio comunale, infatti, scorre il torrente Sillaro che solitamente definisce il confine occidentale della Romagna con l’Emilia. La città è formata da due località Dozza e Toscanella con quest’ultima che essendo situata pochi chilometri a est del torrente Sillaro, per chi proviene da Bologna, è considerata il varco nella regione storico-geografica della Romagna.
Questo territorio era già abitato in epoca celtica e romana ma è durante il Medioevo nel XII secolo che qui viene fondato un primo borgo fortificato su una collina che sovrasta la valle del fiume Sillaro. Dozza era considerato, infatti, un importante punto di difesa e controllo e per questo è passato sotto il dominio di diverse famiglie, tra le quali spiccano i Manfredi e i Malatesta, ma anche sotto il controllo dello Stato Pontificio. Il Castello di Dozza, costruito nel XIII secolo come fortificazione militare rappresenta il cuore della storia del paese e ha subito nel corso del tempo diverse modifiche fino a diventare una residenza signorile. Questo ha portato il borgo a diventare anche un importante centro culturale con l’arrivo di artisti e artigiani che hanno contribuito a decorare le sue strade e i suoi edifici.
Ancora ora Dozza è un borgo affascinante, reso unico dai numerosi dipinti che decorano le facciate delle sue case, conferendole un aspetto caratteristico e vivace. In questo contesto viene organizzata la Biennale del Muro Dipinto, l’evento di maggior rilievo in città che richiama artisti di fama anche internazionale e trasforma Dozza in una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto. Oggi, comunque, Dozza è conosciuta non solo per il suo patrimonio storico e artistico ma anche per la sua tradizione vinicola e la produzione di vini di alta qualità, in particolare il Sangiovese e il Pignoletto.
Raccolta e a misura d’uomo, Dozza è una cittadina dal grande fascino che fa parte del club de “I Borghi più belli d’Italia” ed è interessante scoprirla camminando tra le sue stradine acciottolate e i suoi edifici colorati.
Il Castello di Dozza è una rocca che ha saputo mantenere inalterata la sua struttura medievale ed è per questo considerata uno dei simboli del paese. Costruito in principio attorno alla metà del XIII secolo come roccaforte militare, il sito ha subito numerosi interventi di ampliamento e adeguamento al tempo di Caterina Sforza, Signora di Imola e di Forlì verso la fine del XV secolo. In epoca rinascimentale è stato trasformato ancora per essere non solo una fortezza ma anche una residenza nobiliare degna di accogliere prima la famiglia Campeggi e poi quella a bolognese dei Malvezzi che hanno qui risieduto fino al Novecento.
Il castello è conservato in ottimo stato con gli interni ancora arredati e decorati con dipinti e arazzi risalenti al Settecento e le cucine ancora dotate degli utensili databili attorno al XVI secolo. All’esterno sono degni di nota il Rivellino e la Rocchetta di origine trecentesca e dal camminamento di ronda è possibile ammirare una vista panoramica mozzafiato sulla campagna circostante. La visita al castello è un’opportunità unica per ripercorrere secoli della storia di Dozza e per apprezzare la bellezza del suo patrimonio architettonico.
La Chiesa di San Lorenzo è stata costruita nel XIX secolo sui resti di una precedente chiesetta di origini medioevali che era ormai decadente. L’attuale edificio religioso presenta un’imponente facciata neoclassica e un interno a navata unica con volta e numerosi affreschi di grande pregio.
L’altare maggiore è dedicato a San Lorenzo, mentre gli altri due altari sono dedicati uno alla Beata Vergine del Consiglio e uno al Crocifisso; da menzionare anche i dipinti Sant’Anna con Maria Bambina, della scuola dei Carracci, e una Madonna col Bambino e San Giovannino che per molti rimanda alla scuola di Raffaello.
Una delle caratteristiche più affascinanti di Dozza è la presenza di murales che adornano le pareti degli edifici del centro storico e trasformano il borgo in una galleria d’arte. Questi dipinti, realizzati da artisti locali e internazionali, si trovano in particolare nelle vie principali come Via XX Settembre, Via Edmondo de Amicis e Piazza Giosuè Carducci.
Tra i murales più belli e più noti c’è sicuramente l’Angelo di Dozza, realizzato da Giuliana Bonazza nel 1993, l’opera “Koncept Dozza” (nota anche come “francobollo”) realizzata nel 2000 dall’artista Michael Strejcek e il Drago dell’artista Paolo Barbieri. La cosa migliore da fare a Dozza, comunque, è camminare tra le vie cittadine senza uno schema preciso alla ricerca di queste opere d’arte.
Le prime notizie di costruzione di una chiesa in questo punto risalgono all’XI secolo ma quella che possiamo ammirare ora è frutto di lavori eseguiti nel 1480 grazie ai finanziamenti di Caterina Sforza. Altri lavori di ristrutturazione alla Chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine sono poi stati eseguiti a inizio Novecento. Attualmente l’esterno si presenta molto semplice con mattoni a faccia vista e un solo il portale d’ingresso sormontato da un bassorilievo.
Vicino alla facciata sorge anche il campanile in cotto, risalente al Trecento e decorato con una raffigurazione della Beata Vergine. All’interno la chiesa si presenta in stile rinascimentale con un’unica navata coperta da volta a botte e custodisce pale di altare di grande valore del XV secolo così come una fonte battesimale risalente al XVI secolo.
L’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna ha la sua sede all’interno del Castello di Dozza ed è un luogo imperdibile non solo per gli amanti del vino ma per tutti coloro che vogliono conoscere meglio le tradizioni della zona. Qui è possibile degustare una selezione di vini locali, tra cui il Sangiovese, il Pignoletto e il Lambrusco, accompagnati da prodotti tipici della cucina emiliana. L’enoteca organizza anche eventi dedicati al vino, permettendo ai visitatori di approfondire il patrimonio vinicolo della regione.
Dozza è un paesino piccolo e accogliente ma non ha lo stesso numero e varietà di alloggi che offrono altre grandi città della regione come le vicine Bologna e Imola. Chi vuole soggiornare a Dozza, quindi, può optare per una delle sistemazioni presenti nel centro storico in modo da poter vivere e respirare l’atmosfera del borgo. Un’altra alternativa è quella di dormire in città vicine e raggiungere Dozza in giornata.
Dozza è ben collegata tramite la rete stradale alle città vicine ed è quindi facilmente raggiungibile in auto. Da Bologna, ad esempio, si può prendere l’autostrada A14 in direzione di Rimini e uscire a Dozza per un viaggio totale che dura circa 30 minuti. Da Imola, invece, Dozza si raggiunge in meno di mezz’ora viaggiando lungo la SS9 in direzione di Bologna. Da Faenza si può prendere la SS67 in direzione di Bologna per raggiungere Dozza in circa 35-40 minuti.
La stazione ferroviaria più vicina a Dozza si trova a Castel San Pietro Terme, distante circa 10 km, dove transitano treni provenienti sia da Bologna sia da Imola; da Castel San Pietro, però, bisogna prendere un autobus per raggiungere Dozza. Gli aeroporti più vicini a Dozza sono l’Aeroporto di Bologna Guglielmo Marconi, situato a circa 40 km dalla città, e quello di Forlì situato a 50 km.
Che tempo fa a Dozza? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Dozza nei prossimi giorni.
Dozza è un piccolo ma affascinante borgo dell’Emilia-Romagna che dista meno di 10 km da Imola, 35 km da Bologna e 95 km da Rimini.